Pensieri, Poesia, Racconti

Una giovane donna sola, un ombrello cosparso di lacrime e un uomo che la scruta da lontano e che conosce il dolore e tutto ciò che è perduto. L’addio è solo una delle varianti trame che il destino si diverte ad intrecciare per loro. Lo sa che sarà solo questione di tempo e che prima o poi le loro labbra si sfioreranno ancora e ancora in un lungo ed interminabile istante lungo una vita, prima di dirsi addio –e forse questa volta- per sempre. Lei è bella e vestita dei suoi desideri che non osa raccontare mai, non sa che lui dei desideri non sa più che farsene: li ha presi, stracciati, lacerati, squarciati e li ha osservati annegare negli occhi di lei. Lei che aveva già visto il dolore ancor prima di diventare donna, guardava quell’uomo frantumare, sbriciolare l’ultimo spiraglio di serenità e si chiede che senso abbia avuto attendersi, indugiare così a lungo se poi tutti i sospiri del mondo sono stati gettati sempre più in fondo, giù da quel dirupo. E a nulla serve tentare di riafferrarli prima che cadano perché in cuor suo sa che ormai sono irrimediabilmente perduti. Tutto ciò che può essere ancora salvato è il ricordo di mani che si cercano, che ancora si vogliono, di occhi che si scrutano e di labbra che si baciano. E questo verrà per sempre tramandato nelle terre lontane di quel remoto paesino delle campagne lombarde: la luce dei ricordi illumina il mondo e rinfranca gli animi, anche quelli che si pensano senza speranza –soprattutto quelli che si pensano senza speranza.

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